Scintigrafia ghiandole salivari

Cos'è e

L’esame prevede la somministrazione endovenosa di una piccola quantità di una sostanza debolmente radioattiva e priva di effetti percettibili. Tale farmaco si accumula nelle ghiandole salivari e successivamente viene rilasciato nella saliva consentendo di verificare le modalità della secrezione ghiandolare.

A cosa serve

L'esame si esegue in caso di scialoadeniti croniche, sarcoidosi, sindrome di Sjogren, connettiviti autoimmuni e in diverse altre patologie dei dotti e neoplastiche.

Scintigrafia ghiandole salivari a Guidonia-Roma presso lo Studio Radiologico - Prenota l'esame

Come si svolge

Effettuata la somministrazione endovenosa del tracciante il paziente viene sottoposto ad una serie di scansioni sdraiato sul lettino di un apparecchio noto come gamma camera. Durante le scansioni potrà essere richiesto di ingoiare una piccola quantità di succo di limone per favorire la salivazione. L’intera scansione dura circa 40 minuti.

Preparazione e precauzioni

Non è richiesta alcuna particolare preparazione.

Non si segnalano controindicazioni assolute all’effettuazione dell’esame ad eccezione dello stato di gravidanza (certa o presunta) o di allattamento, che dovranno essere comunicati al personale prima di entrare nel reparto di Medicina Nucleare.

Il radiofarmaco utilizzato non provoca allergia. Terminato l’esame non ci saranno controindicazioni specifiche alla conduzione di automezzi. Bisognerà evitare contatti ravvicinati (meno di 2 metri) e continuativi con bambini di età inferiore ai 14 anni e donne in età fertile o in stato di gravidanza, nelle 24 ore seguenti alla somministrazione del radiofarmaco.

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